Introduzione:
Quando si decide i uscire sotto cieli bui è bene sapere alcune cose per organizzare la trasferta osservativa affinchè sia una piacevole esperienza. Ne approfitto per scrivere questi consigli per ricordare a tutti coloro che vogliono prendere parte alla trasferta osservativa o auto organizzarla alcune cose importanti. Difatti quando si decide di salire in montagna per osservare il cielo è molto importante seguire alcune regole in modo da godere al meglio la trasferta osservativa.
Consiglio:
Questo piccolo scritto è rivolto a chi non ha mai preso parte ad una trasferta osservativa sotto cieli bui e potrebbero trovarsi impreparati. Alcuni queste cose già le conoscono essendo cose già dette, ma ripeterle non fa mai male.
1 Consiglio
Il luogo di osservazione:
Il luogo di osservazione chiamato anche campo osservativo è il luogo dove ci si posiziona per osservare. Dove si montano gli strumenti e ci si organizza per fare astrofotografia o osservazione visuale. Il campo osservativo è un luogo comune e come tale ha delle regole che devono essere rispettate, soprattutto quando ci sono altri astrofili o altre associazioni. Una volta arrivati sul campo è bene spegnere le luci o al massimo utilizzare le luci di posizione delle auto per iniziare ad adattarsi al buio. Difatti luci forti disturbano e fanno perdere l'adattamento al buio, è consigliabile una torcia a luce rossa ( come questa ) che non disturba l'adattamento e ci permette di muoverci al buio,
NB: Per chi arriva dopo o va via prima di altri è molto importante seguire scrupolosamente queste piccole regole per non disturbare chi ancora continua ad osservare o sta fotografando.
2 Consiglio
Gli Strumenti:
Chi possiede strumenti e accessori è ben invitato a portare tutto con se, perchè nella trasferta è il momento in cui si impara veramente quali sono le potenzialità dello strumento stesso, si imparano le potenzialità degli accessori e sia perchè avere molti strumenti, di varia apertura e di diversi schemi ottici favorisce l'osservazione critica degli oggetti. E' importante preparare tutti gli strumenti e tutti gli accessori, batterie di alimentazione e tutto l'occorrente. Meglio avere un accessorio in più e non utilizzarlo che non averlo portato e sentirne la necessità.
3 Consiglio
Astrofotografia:
Per chi vuole fare astrofotografia è consigliato controllare più volte tutti gli strumenti e l'occorrente. Molto importante e da non sottovalutare sono le batterie dei portatili, ccd e telescopi. Chi utilizza il pc è invitato a schermare il monitor con pellicola rossa e a posizionarsi ai margini del campo orientando il pc verso l'esterno per non disturbare con le luci parassite che si possono creare e far perdere l'adattamento al buio, senza disturbare cosi anche chi volesse fare solo osservazioni visuali.
4 Consiglio
Guide e software planetari:
È utile se non indispensabile avere con se una buona guida del cielo ( come questa ) e le mappe per le nostre latitudini. Segnate le pagine più importanti con dei riferimenti facili da seguire al buio. Per chi volesse utilizzare dei planetari software oppure una guida multimediale è importante non disturbare gli altri con la luce del monitor del proprio pc, valgono quindi gli stessi consigli per chi volesse fare astrofotografia.
5 Consiglio
Preparare la trasferta:
Bisogna preparare la trasferta osservativa in modo da essere pronti ad osservare. Studiare quindi gli oggetti visibili e il loro orario di alba e tramonto. Scegliere quali oggetti osservare e realizzare una piccola tabella di marcia. In particolare per ogni oggetto è importante conoscere i dettagli da osservare e le tecniche che devono essere usate per metterli in risalto. È quindi importante studiare e prepararsi. Per rendere meno gravoso questo tipo di lavoro è auspicabile che ognuno di noi si prepari su qualche oggetto, in questo modo sul campo osservativo sarà possibile uno scambio di conoscenze e si apprezzerà molto di più l’osservazione.
6 Consiglio
Abbigliamento:
La trasferta osservativa viene fatta solitamente in montagna, dove troveremo temperature di alta quota, dove anche in estate non si superano i 10-12°. Bisogna stare attenti e preparati per l'umidità che può creare problemi rimanendo molte ore all'aperto. L'umidità tende a bagnare i vestiti e a moltiplicare la sensazione di freddo, unita poi ad un eventuale vento crea una situazione di vero disagio. E' bene vestirsi in maniera adeguata da sopportare freddo e vento, un abbigliamento ideale sarebbe le tute da sci o comunque giacche a vento impermeabili. Ciò che si raffredda per prima sono mani e piedi; quindi portate guanti e possibilmente scarpe calde e impermeabili tipo dopo sci. Il capo va coperto e riparato soprattutto dal vento. Il cappellino di lana si inumidisce e si raffredda, è preferibile il cappuccio della giacca a vento. In generale è bene vestirsi a strati e adeguare l'abbigliamento alle condizioni che troveremo una volta arrivati sul posto osservativo. Non sottovalutate i pantaloni, le gambe non sono protette dal vento e si gelano, le calzamaglie sono ottime. Portare più di un maglione in modo da poter sovrapporre più strati. Se poi le condizioni non lo richiedessero tanto meglio.
7 Consiglio
Cibi e bevande:
In genere non sono previste soste presso ristoranti o pizzerie se non volutamente organizzate. Colazione al sacco è preferita, per le bevande preferite te o caffè, riscaldano e tengono svegli. Al contrario tenersi lontano dagli alcolici, se si considera che dopo bisogna anche guidare per ritornare a casa se non si pernotta.
8 Consiglio
Indicazioni stradali:
Assicurarsi di conoscere le indicazioni stradali per raggiungere il punto di osservazione. In genere si parte tutti insieme, ma non si sa mai. Per il rientro di solito di scende tutti insieme o comunque a gruppetti. Ottimizzare le auto secondo un orario di partenza comune. Ad esempio: chi conosce già le trasferte e preferisce andare via abbastanza presto, non si unirà in macchina con un astrofotografo che molto probabilmente aspetterà l'alba.
Conclusione:
E' bene ricordarsi di essere responsabili e attenti, di prestare attenzione verso se stessi e verso altri, avendo cura di se e degli altri e della strumentazione propria e altrui.
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